La consulenza filosofica è un nuovo approccio alla relazione di cura che, a partire da una consolidata tradizione filosofica, risponde al bisogno umano di trovare senso di fronte a situazioni problematiche, ma non per questo patologiche, che possono presentarsi nell’esperienza comune.

Si rivolge, principalmente, a due tipi di esigenze: da una lato a chi necessita di aiuto per affrontare un momento di difficoltà, dall’altro offre sostegno anche a chi, pur non vivendo un particolare disagio, sente il desiderio di intraprendere un percorso di crescita personale, di fermarsi a riflettere per diventare più consapevole di sé e di ciò che si sente chiamato/a a fare nella propria vita.

Consulenza filosofica non significa che durante le sedute si parla di filosofia, cioè di come Platone o Kant propongono di affrontare la vita. Ogni consulente filosofico ha senza dubbio filosofi/e di riferimento ma, nel suo lavoro, non si appoggia alle loro teorie per spiegare né, tantomeno, trattare o classificare i problemi delle persone. Ciò che contraddistingue il suo lavoro come filosofico è il metodo che utilizza: porre domande, dialogare, far emergere la verità, usare la logica, saper cambiare prospettiva, mettere in dubbio ciò che sembra scontato, ascoltare senza giudicare, usare l’ironia, comprendere il significato di un discorso nel suo significato non solo letterale ma anche simbolico.