Il principale strumento che la filosofia mette a disposizione di ognuno/a per comprendere se stesso/a e gli altri è il dialogo. Il dialogo è una forma di ricerca della verità – intesa in senso soggettivo, non con la “v” maiuscola – che impegna due persone o due parti della nostra coscienza, come quando si prova a capire meglio qualcosa riflettendoci tra sé e sé.
Nella consulenza filosofica il dialogo coinvolge consulente e consultante in uno scambio vivo e attivo. Il dialogo, quindi, non è mai né un semplice scambio di opinioni o una chiacchierata, né un confronto tra chi ha torto e chi ha ragione né, tantomeno, un modo per imporre o trasferire all’altro la propria verità. Sarà, infatti, cura del consulente invitare il consultante ad avere chiara coscienza della verità che porta in sé senza saperlo.
In questo consiste la pratica della maieutica, ossia, il processo attraverso cui il consulente aiuta il consultante a prendere atto di quelle verità che sono presenti in fondo alla coscienza ma che, a volte, si fa fatica a riconoscere ed accogliere come tali.